Instagram introduce il formato orizzontale per IGTV

IGTV

Instagram sta ancora cercando la ricetta giusta per IGTV, il servizio che permette agli utenti di guardare video più lunghi di 60 secondi lanciato quasi un anno fa.

Nel tentativo di incrementare l’utilizzo di IGTV, Instagram ha cambiato il design originale che supportava solamente i formati vertical. Infatti, il social network ha introdotto un design più user friendly che supporta un formato orizzontale dei video in modalità landscape.

La scelta di Instagram ha senso pure da un punto di vista strategico, andandosi a posizionare come competitor di YouTube. Tuttavia, tale formato ancora non prevede monetizzazione, almeno per ora. Infatti, diversi rumor annunciano che Instagram è al lavoro per implementare l’advertising anche per questo formato per permettere ai creator di IGTV video di monetizzare con tali contenuti. A supporto di questi rumor c’è stata l’introduzione, lo scorso febbraio, della possibilità per i creator di inserire nel proprio feed dei post con preview dei loro IGTV video.

I video in formato orizzontale caricati su IGTV saranno mostrati di default in formato vertical. Per passare alla modalità landscape l’utente dovrà selezionare tale modalità e ruotare il proprio smartphone per guardare il video in full screen.

Il supporto di video orizzontali per IGTV è stato richiesto da molti utenti e creator. Infatti, questa nuova feature permetterà agli utenti di creare contenuti nel formato che si adatta meglio alle loro esigenze. Alcune tipologie di contenuti, infatti, non potrebbero performare al massimo in formato vertical. I video in formato vertical funzionano al meglio per i creator che intendono utilizzare un approccio più “vicino e personale”, mentre quelli in formato orizzontale performano meglio quando ci sono più persone nello stesso video e per i così detti high-motion content, come la danza e gli sport.

 

 

Fonte: “Instagram’s IGTV Adds Support for Horizontal Videos – but Still No Monetization” di Todd Spangler.

Instagram: in arrivo i “Branded Content Ads”

Influencer

La scorsa settimana Instagram ha implementato una nuova funzione che permette agli inserzionisti di promuovere i contenuti organici brandizzati degli influencer per raggiungere un pubblico più ampio. Grazie al nuovo tool, gli influencer avranno una nuova opzione grazie alla quale permetteranno ai propri business partner di promuovere i propri post.

I brand avranno accesso ad un pool di utenti maggiore, inclusi coloro che non seguono né l’influencer, né il brand. Prima di questa nuova feature, i brand, potevano raggiungere esclusivamente i follower dell’influencer il cui post veniva sponsorizzato. Adesso, invece, sarà possibile targetizzare un numero maggiore di utenti, andando a beneficiare e dare maggior visibilità sia all’influencer che al brand in questione, sfruttando così nuove sinergie.

Questa funzione, chiamata “Branded Content Ads” ed attualmente ancora in fase di beta testing, era una delle feature più richiesta dalle aziende. Dal blog del gigante social, si annuncia che la feature sarà disponibile a tutti i marketer dal 17 Giugno.

Una nota importante è che Instagram vuole tutelare la trasparenza specificando nel post che il contenuto è soggetto ad una partnership a pagamento con un determinato brand. Questo anche per evitare di incappare in multe o sanzioni dalla Federal Trade Commission.

Instagram, non ha solamente pensato ad incrementare le vendite degli spazi di inserzioni. Infatti la piattaforma sta implementando diverse feature per incoraggiare gli utenti ad acquistare prodotti direttamente da Instagram, volte ad incrementare i ricavi derivanti dall’attività e-commerce. Una di queste feature, in fase di beta testing, permetterà agli utenti di acquistare e pagare i prodotti desiderati senza lasciare l’applicazione.

 

Fonti: “Instagram now lets brands boost organic posts as ads” di Robert Williams

Il valore della Frequenza di esposizione agli Snap Ads: una ricerca di Snapchat

“Quante volte è necessario?”. È questa la domanda a cui cercano di dare una risposta gli advertiser con l’obiettivo di comprendere qual è la copertura effettiva ottimale delle loro campagne di marketing su Snapchat ovvero quante volte il messaggio della loro pubblicità deve colpire gli utenti senza annoiarli e senza infastidirli. Questa necessità di misurazione nasce dal fatto che i budget a disposizione sono limitati e la frequenza di esposizione molto alta, tutto ciò a discapito della copertura.

La difficoltà di conciliare frequenza e copertura è maggiormente riscontrabile nei nuovi formati multimediali come le Stories di Snapchat. Con l’obiettivo di comprendere al meglio l’interrogativo sulla frequenza ottimale declinato all’interno del panorama delle Stories di Snapchat, è stata condotta una ricerca che ha analizzato 103 campagne di misurazione di brand differenti, prendendo in considerazione esclusivamente gli Snap Ads nelle Stories in un lasso temporale che va da Aprile 2017 a Maggio 2018, principalmente nel Regno Unito (12%) e negli Stati Uniti (75%). La ricerca utilizza un approccio a due step: il primo di stima della Brand Lift (cioè l’impatto della pubblicità correlata al brand) per ogni differente soglia di frequenza e il secondo di organizzazione dei risultati (tramite una meta-analisi multivariata ad effetti casuali) e successivamente di stima della misura media della relazione tra la soglia di frequenza settimanale e la Brand Lift. I dati raccolti intendono misurare:

  • la penetrazione dell’annuncio, cioè quanto la campagna è notata e richiamata dal pubblico;
  • l’intento all’azione, ossia la volontà all’azione (es. un acquisto nei successivi 7 giorni o la visione di un nuova clip online) suscitata dalla campagna.

I risultati sottolineano un andamento molto interessante:

  • la frequenza di esposizione settimanale agli Snap Ads influisce sulla capacità di penetrazione dell’annuncio. In particolare la curva inizia ad alzarsi notevolmente da una frequenza di 2 a settimana;
  • una frequenza settimanale minore è sufficiente per le campagne più durature. Per quanto riguarda quelle che durano dalle 5 alle 12 settimane è possibile ridurre la frequenza ad 1 annuncio a settimana, a differenza della campagne di 1-4 settimane che hanno bisogno di una frequenza maggiore.

Dal grafico si evince anche che, in caso di guadagni non significativi, è possibile aumentare la frequenza di esposizione del pubblico al proprio annuncio fino a 4 o più volte a settimana senza avere degli impatti negativi sulla Brand Lift. In conclusione, la ricerca intende dimostrare come la soglia di frequenza settimanale ottimale è quella di 2 a settimana, una soglia in cui il CPG (il costo sostenuto dall’inserzionista per ogni GRP ossia per ogni pressione pubblicitaria esercitata da un canale o mezzo sul target di riferimento) è in una situazione di maggiore efficienza.

L’obiettivo finale dell’analisi appena conclusa è quello di sottolineare l’importanza della pianificazione della frequenza su un nuovo formato pubblicitario digitale (in questo caso gli Snap Ads), tenendo conto delle necessità degli inserzionisti e delle caratteristiche delle campagne nel momento in cui si impostano i livelli di esposizione agli annunci.

 

Fonti:

Snapchat Publishes New Report on Optimal Ad Frequency to Drive Recall and Action di Andrew Hutchinson

The Value of Frequency Planning for Ads in Stories di Deven Patel

Value of frequency planning for ads in Stories