Spotify Kids: in arrivo una nuova app pensata per i bambini

Spotify Kids - UX

L’ultima novità di casa Spotify farà la gioia di bambini e genitori, che finalmente potranno eliminare “Baby Shark” dalla lista dei brani preferiti: si chiama Kids, ed è un’app dedicata ai bambini dai tre anni in su con contenuti e playlist pensate apposta per loro.

Lanciata finora solo in Irlanda, Kids includerà circa 6.000 tracce, tutte selezionate per un pubblico di più giovani. Impostando la fascia d’età, si potrà accedere ad un catalogo che spazierà tra le colonne sonore dei Classici Disney o le canzoni sui dinosauri per i più piccoli e la musica di artisti pop come Taylor Swift, Ariana Grande e Bruno Mars per i più grandi.

A determinare o meno l’appartenenze di un brano alle playlist create dagli esperti di Spotify per Kids sono il linguaggio e le tematiche: niente parolacce o riferimenti a pistole e violenza, tanto per fare un esempio. Importante sarà poi l’area geografica da cui si usufruirà dell’app, che permetterà di accedere a contenuti diversi in base a cosa è più popolare nella propria area.

Spotify Kids - Avatars

Inclusa necessariamente in un abbonamento Premium Family, con gli account Kids conteggiati all’interno dei sei disponibili nel piano famigliare, Spotify Kids è pensata a misura di bambino: non ci saranno annunci pubblicitari, non verranno raccolti dati sulla posizione e i genitori potranno eliminare i dati associati agli account dei propri figli quando vogliono, con la sicurezza che non saranno condivisi con terze parti a scopo pubblicitario.

Disponibile sia su iOS che su Android, Kids si presenta quindi come una versione semplificata e colorata della classica Spotify, che permette ai piccoli utenti di scegliere uno dei dodici mostriciattoli disponibili come avatar per aggiustare di conseguenza i colori dell’intera interfaccia utente.

Non è ancora nota la data prevista per il lancio di Spotify Kids al di fuori dell’Irlanda.

Fonte: Spotify launches a dedicated Kids app with curated playlists and playful art di Jacob Kastrenakes

Spotify: in arrivo le inserzioni nei podcast di Spotify

Una vera e propria rivoluzione nell’advertising di Spotify, che prevede l’introduzione di annunci profilati sulla base dei podcast ascoltati dagli utenti.

Il focus di Spotify sui podcast sembra essere ormai una certezza. A dimostrarlo è la volontà di introdurre dei nuovi annunci, indirizzati agli utenti che ascoltano i podcast sulla piattaforma di streaming musicale. Chiaramente, ad essere interessati dalla “rivoluzione” saranno unicamente gli utilizzatori della versione free dell’app.

Prima di questa introduzione, gli inserzionisti potevano profilare le proprie campagne pubblicitarie sulla base di sesso, età, genere e playlist ascoltate. I nuovi parametri permetteranno, quindi, un ritorno maggiore per le aziende che decideranno di investire nei podcast di Spotify. E così anche gli utenti, i quali beneficeranno di inserzioni molto più mirate ed in linea con le loro preferenze ed i loro gusti.

Questo permetterà agli inserzionisti di raggiungere fruitori abituali di podcast che rientrano nelle categorie quali comedy / lifestyle & health / business & technology.

La volontà da parte della società svedese di concentrarsi sul podcasting è ormai nell’aria da diverso tempo. Sin dalla sua introduzione, la piattaforma di streaming aveva annunciato una collaborazione con Michelle e Barack Obama, per un format creato appositamente per Spotify. In aggiunta, sembrerebbe che l’azienda stia sperimentando nuovi formati audio specifici per per l’advertising. La partnership con Unilever ha avuto come scopo quello di testare gli annunci pubblicitari abilitati dalla voce. A conferma di tutto ciò, le parole di un portavoce dell’azienda su The Verge:

“Aspiriamo a sviluppare una soluzione pubblicitaria più solida per i podcast che ci consentirà di stratificare il tipo di targeting, misurazione e capacità di reporting che abbiamo per gli annunci che corrono insieme ad altre esperienze di contenuti come musica e video”

Al momento sono 10 i mercati in cui è presente la pubblicità nei podcast: Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Brasile, Messico e Australia.

 

Fonte:

Spotify now lets advertisers target podcast listeners di Andrew Blustein

 

TikTok sfida Spotify ed Apple Music nel mercato dello streaming musicale

Stando ad alcune voci di corridoio, un nuovo player potrebbe inserirsi nel panorama delle app di streaming musicale. E si tratterebbe proprio della stessa azienda dietro TikTok.

Sembrerebbe che ByteDance si sia accordata negli ultimi tempi con diverse etichette discografiche, discutendo del lancio di questa nuova app al termine del trimestre. La nuova app di streaming musicale potrebbe vantare inoltre due versioni, ovvero free (tramite supporto pubblicitario) e premium.

ByteDance, secondo Bloomberg, avrebbe intenzione di rivolgersi ai mercati emergenti, ma attualmente non ci sono state conferme da parte dell’azienda. L’india sarebbe il mercato di riferimento, in quanto l’azienda ha già avuto modo di discutere con etichette quali T-Series e Times Music per la concessione dei diritti per lo streaming. Questo, assieme alla presenza stimata di circa 300 mila utenti attivi in India sulle proprie app, andrebbe ancor più a confermare questa ipotesi.

L’intenzione di ByteDance sarebbe quella di trasformare gli utenti di TikTok in clienti paganti per la nuova app, o quantomeno è quello che affermano le fonti anonime. Anche in questo caso, però, non ci sono state conferme ufficiali da parte dell’azienda.

TikTok e Douyin (il suo equivalente cinese) sono state scaricate complessivamente più di 500 milioni di volte. Questo le ha trasformate, in pochissimo tempo, in due tra le app più influenti nel panorama musicale contemporaneo.

Andando un po’ più nello specifico, l’app non sarà un clone di Spotify o di Apple music, ma avrà un’identità tutta sua includendo una libreria di canzoni on-demand, esattamente come per i video. Se TikTok è stata in grado di affermarsi al di fuori della Cina grazie ad uso mirato degli ads, con la nuova app le cose potrebbero cambiare. ByteDance vorrebbe infatti ridurre la quantità di ads per concentrarsi sugli abbonamenti degli utenti, ritenuti particolarmente efficaci nei mercati emergenti.

L’arrivo di questa nuova app potrebbe avere anche ripercussioni anche nel mercato cinese.

Il lancio di questa nuova app potrebbe influenzare la competizione tra ByteDance e Tencent (famosa azienda cinese dietro WeChat). Entrambe stanno cercando di far diventare le loro app di punta, le preferite dai giovani cinesi. Se questo fosse vero, non sarebbe da escludere una eventuale risposta da parte di Tencent nel breve periodo.

Un’ulteriore sfida potrebbe arrivare dalle più famose etichette discografiche, ovvero Universal, Warner e Sony. Anche se queste rappresentano una minima parte degli ascolti nei mercati emergenti, risulterebbero fondamentali per espandersi negli altri mercati. Il problema nascerebbe dal fatto che tutte e tre queste etichette stanno provando a limitare la diffusione di musica gratuita su internet.

Europa, America Latina e Nord America sarebbero quindi l’obiettivo, qualora le etichette decidessero di concedere i diritti a ByteDance.

 

Fonte

TikTok Owner to Challenge Spotify and Apple With Music Service di Lucas Shaw