Twitter: ecco le best practice per rispondere ai follower [INFOGRAPHIC]

La possibilità di stabilire un rapporto diretto e continuo con i clienti è, come noto, uno dei maggiori vantaggi di Twitter per i brand, oltre alla possibilità di monitorare la propria reputazione tramite gli hashtag. Qual è però il modo migliore per conversare con i clienti sul social network? Ecco un’interessante infografica che spiega alcune delle pratiche più efficaci e gli errori da evitare nel rispondere ai propri follower.

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Il primo errore da evitare sarebbe quello di usare un link come prima call to action nella risposta all’utente: il rimando tout court diminuirebbe infatti l’engagement addirittura del 19% perché il posto migliore dove collocarlo sarebbe a circa metà del tweet. Ovviamente consigliatissimo l’uso degli # (+15% di coinvolgimento), dei nomi dei follower, o del nickname, oltre la sola mention, punteggiatura accurata ed emoticon che rimandino a un mood positivo. Meno  scontato l’inserimento della parola “click”, che a quanto pare non è troppo didascalica e anzi funzionerebbe meglio di altre formule tipo “trova”. Per quanto riguarda la demografia degli utenti più disposti all’interazione con i brand, gli uomini risulterebbero per il 21% più propensi a impegnarsi in conversazioni sul social network. Importante anche il tempo di risposta dei marchi, che idealmente non dovrebbe superare i 92 minuti.